Come ogni buon viaggiatore sa, la parte più fastidiosa del viaggio è quella burocratica, ottenere i visti a volte si rivela davvero una seccatura, nonché una perdita di tempo e danaro. Per aiutare chi sia intenzionato a recarsi nel Sud-Est asiatico passiamo velocemente in rassegna i visti turistici relativi ai paesi dell’area continentale, ossia quella da me visitata e conosciuta.

Thailandia:

Un po’ di chiarezza:

I visti da 30 giorni (nei casi in cui era previsto) e 3 mesi non sono piu’ rilasciati ma bisogna richiederli da 2 oppure 6 mesi (questo multingresso). L’ingresso via terra senza visto e’ consentito 2 volte nell’arco di un anno (ogni ingresso permette di restare nel paese per 30 giorni). Per chi arriva in aeroporto non c’e’ nessun limite allo stamp (timbro) per restare 30 giorni, tuttavia le autorita’ dicono che ci potrebbero essere controlli dopo 6 ingressi in tale modo (non chiaro se in un anno o meno).

Aggiornamento Dicembre 2017: Altre novità dalla giunta militare, ora diventa difficile entrare in Thailandia con un veicolo di cui non si è proprietari. Dal 1° gennaio serviranno tutti i documenti originali del veicolo, la delega del proprietario ed i documenti di identificazione di questi.

Aggiornamento Dicembre 2016: La Thailandia continua la sua guerra ai visa runner. Dal 31 dicembre 2016 saranno possibili un massimo di 2 ingressi via terra senza visto per anno solare, si ricorda che il timbro sul passaporto non è un visto. Fino ad agosto 2017 presso le ambasciate thailandesi sara’ possibile ottenere gratis un timbro che permette di restare in Thailandia 60 giorni (1 ingresso).

Aggiornamento marzo 2016: Sono entrate in vigore le nuove norme per chi resta illegalmente nel paese oltre il periodo permesso dal visto o dal timbro sul passaporto (overstay), si rischia fino a 10 anni di proibizione per un nuovo ingresso nel paese. Maggiori info possono essere lette su Asia blog.

Aggiornamento novembre 2015: Non si possono più richiedere visti doppio ingresso in Thailandia ma solo visti a singolo ingresso oppure a ingresso multiplo.

22/09/2015: Il governo thailandese ha ufficialmente dichiarato che dal 13 novembre 2015 sarà possibile ottenere un visto multingresso per la Thailandia valido 6 mesi ottenibile tramite tutti i consolati e le ambasciate thailandesi all’estero. Per ogni ingresso sarà possibile restare nel paese per un massimo di 60 giorni. Il costo del visto sarà di 5000 baht. Maggiori informazioni qui.

Aggiornamento dell’aggiornamento: Dopo un week end di follia, le guardie di frontiera thailandesi starebbero delineando i critieri per la concessione dell’agognato timbro. Ad essere colpiti sarebbero soprattutto i visa runner, verrà quindi controllato con particolare attenzione il numero dei giorni trascorsi in Thailandia senza visto. Il conteggio viene fatto sulla base di un anno (calendario) ed il massimo consentito sarebbe 90 giorni. Verrebbe inoltre controllato il tempo di permanenza fuori dalla Thailandia, per evitare veloci reingressi. In ogni caso, se non avete il visto thailandese, prima di arrivare al confine premunitevi di una stampa del vostro volo aereo di uscita dalla Thailandia e delle vostre prenotazioni alberghiere.

Aggiornamento settembre 2015: A giudicare dalle segnalazioni sui principali forum a tema, il nuovo regime dei visti sarebbe entrato in vigore, probabilmente a seguito della scoperta che uno degli attentatori di Bangkok sarebbe entrato in Thailandia dalla Cambogia, corrompendo delle guardie di confine per non uitlizzare alcun passaporto. La situazione è al momento confusa, le notizie sono scarse e varie. In sostanza non sarebbe più possibile entrare in Thailandia dalla Cambogia senza visto valido. Il timbro sul passaporto che garantisce la permanenza nel paese verrebbe ora concesso solo a chi entra nel paese per via aerea, oppure a chi entra via terra provvisto di biglietto aereo a conferma della futura uscita dalla Thailandia. Alcune compagnie solitamente usate dai visa runner rifiutano i passeggeri, altre li invitano a recarsi in Laos, alcune sostengono il blocco resterà in vigore sino al 1° ottobre, altri solo per pochi giorni. Le voci sono tante, compresa la chiusura di alcuni posti di confine con la Birmania e simili problematiche con il Laos, fate quindi attenzione ed informatevi presso le sedi competenti. Non ci sarebbero al momento comunicazioni ufficiali del governo thailandese, se dovete entrare via terra in Thailandia stampate il vostro biglietto aereo di ritorno, anche se questo non rappresenta una certezza assoluta d’ingresso in Thailandia se siete privi di visto. Non è ben chiaro quale sia la situazione per chi possiede visto multiplo e per chi ha in programma di lasciare poi la Thailandia via terra. Per chi si trova già in Thailandia non ci dovrebbero essere problemi nell’uscire via terra, il problema sarà eventualmente il rientro. In realtà queste norme erano già applicate al posto di frontiera di Daun Lem (in realtà le trasgressioni erano rimediabili seduta stante dietro compenso), sarebbero quindi ora state estese a tutto il confine con la Cambogia. La misura è presa nell’ottica di colpire i visa runner, probabilmente le notizie seguite all’attentato di Bangkok hanno fatto precipitare la situazione. Le notizie che giungono sono davvero confuse, dove ogni posto di frontiera (se non ogni ufficiale) agisce a propria discrezione. Alcuni uffici immigrazione avrebbero del tutto smesso di mettere timbri sui passaporti sia in entrata che in uscita.

Aggiornamento luglio 2014: la nuova giunta militare sta modificando il regime dei visti. La situazione appare abbastanza confusa, sembra comunque che l’obiettivo sia colpire la pratica del visa-run. Dopo due timbri d’entrata consecutivi sul passaporto l’ingresso nel paese sarebbe proibito senza il possesso di regolare visto. La situazione colpirebbe soprattutto le persone intenzionate a restare in Thailandia per lunghi periodi, si invita in ogni caso a prendere le necessarie informazioni prima della partenza.

  • per permanenze inferiori ai 30 giorni non è necessario alcun visto. Il passaporto, che deve avere una validità residua di almeno 6 mesi, verrà timbrato all’entrata ed all’uscita dal paese. Per evitare di perdere tempo ricordatevi di compilare la carta d’ingresso inserendo anche l’indirizzo di un albergo, non importa se vi soggiornerete effettivamente, come domicilio del vostro soggiorno. La legge thailandese richiede inoltre una disponibilità economica di 10.000 bath ed il possesso di un volo di uscita dal paese. Queste ultime disposizioni non sono sempre verificate (nell’esperienza personale di chi scrive mai), e relativamente al possesso del volo di andata/ritorno le compagnie aeree sembrano essere più ligie delle stesse autorità thailandesi, volendo forse evitare un eventuale rimpatrio a loro carico. Il consiglio è quello di acquistare voli di compagnie low-cost con partenza da Bangkok e diretti in altro paese, al limite perderete poche decine di euro nel caso in cui non li utilizziate effettivamente.
  • Se si vuole entrare in Thailandia e restarvi più di 30 giorni serve invece un visto vero e proprio da richiedere in precedenza (oppure potete estendere il timbro visto sopra). Tale visto turistico dura 60 giorni (costo 30€) e può essere estesto per ulteriori 30 giorni (costo 1.900 bath). Il visto può essere richiesto prima della partenza presso i consolati presenti in Italia oppure all’ambasciata thailandese di Roma. Gli indirizzi potete trovarli qui. La documentazione necessaria è quella comunemente richiesta per il rilascio dei visti: passaporto con validità residua di almeno sei mesi, apposito modulo compilato, fototessera formato 4cm x 6cm, biglietto aereo andata/ritorno. In aggiunta si richiede una disponibilità economica di 20.000 Baht per persona e 40.000 Baht per le famiglie.
  • Per sapere cosa succede in caso overstaying, ossia permanenza più lunga di quanto consentito dal visto si può guardare l’utile schema su questa pagina.

Vietnam:

Aggiornamento luglio 2017: Esenzione visto rinnovata per un altro anno, fino al 30 giugno 2018. Per chi volesse rientrare in Vietnam usufruendo nuovamente dell’esenzione, vale la pena ricordare che il secondo ingresso dovrà avvenire almeno 30 giorni dopo la prima uscita. In caso contrario bisognerà essere muniti di regolare visto. Inoltre, le autorità vietnamite ci comunicano che ogni richiesta giungerà loro verrà trattata come richiesta di visto (anche se il visto non dovesse in realtà essere necessario).

Aggiornamento Febbraio 2017: Finalmente disponibile il visto on line. In sostanza vi serve se restate nel paese tra 15 e 30 giorni, visto che sotto i 15 il visto non serve. Info e richieste presso il sito ufficiale del governo vietnamita.

Aggiornamento novembre 2016: Le autorità vietnamite hanno dichiarato che, a partire dal 1° gennaio 2017, per gli anni 2017 e 2018 sarà possibile richiedere il visto direttamente on line senza necessità di lettera d’invito. Il visto rilasciato sarà di 30 giorni, tempo di rilascio 3 giorni. Pagamento on line così come l’eventuale rifiuto.

Aggiornamento luglio 2016: Esenzione visto rinnovata per un altro anno, fino al 30 giugno 2017

Aggiornamento novembre 2015: Il Vietnam riduce i costi del visto del 40%! Il visto turistico 30gg di conseguenza passa da 45 a 20 dollari, mentre il visto della durata di tre mesi che consente di effettuare ingressi multipli da 95 scende a 50 dollari.

Aggiornamento luglio 2015: Confermato!

Aggiornamento giugno 2015: Secondo fonti ufficiali dal mese prossimo, sino al 30/06/2016, per i cittadini italiani che vogliono visitare il Vietnam, per un periodo massimo di 15 giorni, potranno farlo senza alcun visto. Si resta in attesa di maggiori informazioni.

  • Il modo più comune di entrare in Vietnam è tramite un visto all’arrivo, ossia rilasciato direttamente in aereoporto una volta atterrati. Gli aereoporti in cui questo visto può essere ottenuto sono quelli di Hanoi, Ho Chi Minh City e Danang; per richiederlo è necessario presentarsi all’apposito sportello con il passaporto (validità residua 6 mesi), due foto formato tessera, l’apposito modulo compilato e una lettera d’invito. La lettera d’invito va richiesta prima della partenza ad una delle numerose agenzie presenti on line, ad esempio io ho usato questa. La richiesta, il pagamento e l’invio della lettera d’invito sono fatti on line, ricordatevi di stampare la lettera e portarla con voi. I costi sono di 45$ per il visto in aereoporto mentre per la lettera d’invito ci si aggira sui 15$ ma il gran numero di agenzie presente in rete comporta una varietà di prezzi e promozioni.
  • Se volete entrare in Vietnam via terra, o mare, avrete invece bisogno di un visto rilasciato dall’ambasciata o dal consolato vietnamiti in Italia. Le due sedi competenti richiedono entrambe un passaporto valido 6 mesi ed l’apposito modulo compilato, ma ci sono anche delle differenze. Se il numero di foto tessera richieste (una dall’ambasciata e due dal consolato) non è di gran rilievo, diverso il discorso per quanto riguarda il costo del visto: 115€ presso il consolato, 80€ all’ambasciata. Va poi sottolineato come le autorità del Vietnam in Italia dichiarino che il visto all’arrivo non sia ritenuto valido per i cittadini provenienti da paesi dove esistono ambasciate e/o consolati vietnamiti. Nella mia personale esperienza tali indicazioni sono state ampiamente ignorate ed ho potuto tranquillamente entrare nel paese con un visto all’arrivo rilasciato all’aereoporto di Ho Chi Minh City, ovviamente dietro presentazione della lettera d’invito acquistata in precedenza.

Laos:

Per una panoramica completa relativamente ai visti per questo paese si rimanda a TuttoLaos. Si ricorda che in Italia non esistono rappresentanze laotiane, e che quelle competenti si trovano in Svizzera. Una piccola nota di colore sul visto laotiano: se entrate nel paese via terra all’ora di pranzo, fare il visto alla frontiera vi costerà un dollaro in più!

Cambogia:

Aggiornamento gennaio 2017: dopo un autunno di leggi annunciate ma non applicate e di leggi applicate ma non annunciate informiamo i nostri lettori che le notizie aggiornate in merito ai visti cambogiani potranno essere trovate sul nostro altro sito TuttoCambogia.

Aggiornamento agosto 2016: le autorità cambogiane hanno dichiarato che dal 1° settembre 2016 sarà possibile richiedere visti turistici e business della durata di 2 e 3 anni. Al momento nessuna info disponibile su costi e modalità della richiesta.

Aggiornamento settembre 2015: il governo cambogiano ha introdotto la possibilità di richiedere on line un visto di transito della durata di tre giorni (validita tre mesi) al gosto di 15$ a cui vanno aggiunti altri 7$ per le spese di rilascio. Tuttavia sul sito ufficiale www.evisa.gov.kh non c’è traccia di tale visto, in ogni caso non molto conveniente. Può essere richiesto tramite agenzia ma non garantiamo  nulla.

  • Anche per quanto riguarda la Cambogia non esistono rappresentanze diplomatiche in Italia. La competenza territoriale in questo caso spetta all’ambasciata di Parigi. È possibile entrare in Cambogia sia con un visto richiesto in anticipo che con un visto all’arrivo. Inoltre esiste la possibilità di fare la richiesta del visto in anticipo via internet; per sapere in quali punti di frontiera è utilizzabile tale procedura si veda il sito ufficiale dedicato dal governo cambogiano al vistro elettronico. Il costo del visto elettronico è di 30$ + 7$ di “commissione”, a cui si aggiungono 3$ legati all’uso della carta di credito.
  • Il visto rilasciato in anticipo dalle sedi diplomatiche, nello specifico l’ambasciata di Parigi, costa invece 30€ e per la richiesta sono necessari il passaporto con i soliti 6 mesi di validità, accompagnato da una fotocopia dello stesso (la pagina con la foto ed i dati personali), l’apposito modulo compilato, una foto formato tessera ed una maggiorazione di 5€ se richiesto per corrispondenza.
  • Nel caso in cui invece vogliate fare il visto direttamente in ingresso una volta giunti alla frontiera cambogiana, servono solo due fototessera (più ovviamente il passaporto valido e con spazio per il visto). Il costo ufficialmente è di 30$ ma vanno messe in conto eventuali “spese aggiuntive” (intorno ai 5$ dollari) richieste dai singoli posti di confine. Protestare per questa maggiorazione, generalmente chiamata stamp fees, non servirà a nulla se non a farvi perdere tempo e buonumore. Meglio accettare la somma richiesta e godersi la bellezza del paese.
  • Altre informazioni in merito a questo paese possono essere trovate su TuttoCambogia

Birmania:

Il paese si è recentemente aperto al turismo ed ha applicato in via sperimentale una politica di rilascio del visto d’ingresso all’arrivo. Si invita quindi ad informarsi delle più recenti disposizioni di legge e si fornisce il sito web dell’ambasciata birmana di Roma, nonché del sito Viaggiare Sicuri. Si segnala comunque l’esistenza di numerose agenzie accreditate per il rilascio del visto, per i costi si vedano le singole agenzie. Per una panoramica esaustiva sul visto birmano si veda questo sito.

Questa non vuole assolutamente essere una guida esaustiva ai vari visti del Sud-est asiatico, ma solo una sommaria introduzione ai visti turistici. Si invita quindi ad informarsi presso le sedi competenti in merito alle più recenti normative rilasciate dai singoli paesi. Se siete in possesso di notizie aggiornate contattate pure questo blog per aggiornare i contenuti.

Non dimenticare l’assicurazione di viaggio!