Cina, quanto si parla di lei… Eppure spesso se ne parla a sproposito. Viaggiare in Cina siginifica sì avere la capacità di adattarsi ad una realtà molto diversa, ma siamo lontani dalle leggende metropolitane che a volte si raccontano. Le dimensioni del paese ne fanno un insieme di ambienti diversissimi, dai deserti del nord-ovest alle risaie del sud-est, dalle foreste del nord-est ai monti del sud-ovest, passando per megalopoli quali Pechino e Shanghai. Quale che sia il vostro viaggio sappiate che la Cina andrebbe vista anche, forse soprattutto, al di fuori dei circuiti turistici classici. Troverete in ogni caso un paese che non vi aspettate, a tratti difficile soprattutto se non parlate cinese ma sempre ricco di sorprese.
Il visto elettronico
Esiste la possibilità di fare il visto cinese on line, ma attenzione perché non si tratta del comune e-visa. In questo caso si tratta infatti di un visto di gruppo (da 2 a 10 persone) ingresso 30 giorni la cui validità è di soli 15 giorni dalla data di emissione. La particolarità di questo visto è inoltre che , nonostante la richiesta sia fatta on line, viene inviato al capogruppo per posta e non via email.
Il visto turistico
Le regole cinesi cambiano di mese in mese quando non di giorno in giorno, ad esempio nel 2017 numerose persone hanno visto rifiutate le loro di richieste di visto presso ambasciate di paesi in cui non erano residenti. La politica dei visti cinese risente molto della situazione della sicurezza nel paese, ad esempio sembrano essere più problematici di altri i passaporti che contengono visti di paesi come il Pakistan o la Turchia. Meglio verificare presso la singola ambasciata di interesse.
Dal novembre 2019 se non hai mai rilasciato le impronte digitali presso uno dei centri per i visti cinesi in Italia,dovrai recarti personalmente presso quello di Roma o di Milano per il rilascio delle impronte. Il rilascio delle impronte è quindi richiesto a tutti coloro che non hanno mai fatto domanda di un visto per la Cina dal novembre 2019 in poi (e cioè da quando è entrata in vigore la nuova procedura).
Chi invece ha già rilasciato le impronte digitali (ed ha quindi ottenuto un visto per la Cina dal novembre 2019 in poi) potrà richiedere un nuovo visto per la Cina nei 5 anni successivi senza rilasciare nuovamente le impronte, se lo richiederà presso lo stesso Centro Visti Cina della prima volta. Può quindi richiederlo tramite un delegato.
Ricordatevi di verificare presso le autorità consolari cinesi le procedure più aggiornate.
Quando richiedete un visto per la Cina, ricordate che si tratta di un paese dove molto probabilmente vi faranno un sacco di domande e dove la burocrazia può essere mortale. Inoltre le vostre richieste potrebbero essere accolte facilmente da una parte e respinte da un’altra. Pur non avendo le lungaggini per cui un tempo era famoso il visto iraniano, quello cinese non è semplice da ottenere. Quello che serve è pazienza e organizzazione, una soluzione si trova sempre, anche in Cina “fatta la legge trovato l’inganno”, a voi decidere quanto seguire le istruzioni ufficiali e quanto no.
Stando a quanto viene riportato dalle autorità, il visto deve essere richiesto nel paese di residenza e dalla persona interessata, sappiate che in teoria potete tranquillamente farlo praticamente ovunque e può essere ritirato da chiunque si presenti con la ricevuta che vi hanno rilasciato al momento della domanda. Importante è che quando si presenta la documentazione ci sia la firma del richiedente sul modulo da compilare. Per l’Italia gli uffici competenti sono a Roma e Milano. Come detto in precedenza, le procedure cambiano spesso e da ambasciata ad ambasciata. Alcuni consolati non accettano richieste da parte di non residenti nel paese, altri non si pongono alcun problema, informatevi quindi prima nel caso in cui non facciate la richiesta in Italia. Qualche informazione la potete trovare qui.
Esistono visti cinesi turistici di diverso tipo, sia ad entrata singola che multipla. Anche la durata può essere diversa e si può arrivare a visti che permettono di stare in Cina per un massimo di 14 mesi con un numero di ingressi praticamente illimitato, per non parlare di visti che arrivano a 10 anni di validità… Ecco, scordatevelo! Qalunque richiesta facciate, sappiate che quasi sicuramente vi verrà concesso un visto turistico per 30 giorni ad ingresso singolo, soprattutto se lo state richiedendo al di fuori del vostro paese d’origine. Altre cose utili da sapere sono che nel 98% dei consolati e delle ambasciate cinesi non accettano la richiesta via mail, ad eccezione di paesi come la Danimarca, il Regno Unito, il, UK, il Canada, l’Australia e, inoltre, la Nuova Zelanda, la Micronesia e la Papua Nuova Guinea!
I documenti necessari per la richiesta del visto cinese sono quelli classici: passaporto validità residua 6 mesi, due pagine bianche, foto formato tessera e modulo compilato e firmato. Sul modulo vi verrà chiesto di indicare il vostro itinerario, mi raccomando di evitare di indicare Tibet o Xinjiang! Pechino, Shanghai e altre amene località andranno più che bene… Evitate anche di indicare che il vostro lavoro è giornalista, operatore di ONG, militare o religioso.
Servirà poi la prova che lascerete la Cina dopo il vostro soggiorno, generalmente si utilizza un biglietto aereo andata e ritorno (la prova del volo di uscità verrà chiesta anche a chi sta per entare in Cina via terra con il proprio mezzo). Vi potrebbe anche venire richiesta la prenotazione, almeno per la prima notte, della struttura dove soggiornerete una volta in Cina. Le tempistiche per il rilascio sono di solito intorno ai 4 giorni, con la possibilità di velocizzare la pratica pagando somme aggiuntive. Infine sappiate che a seconda di dove farete la richiesta del visto i costi potrebbero essere molto diversi. La lettera di invito non serve ma potrebbe essere richiesta da alcune ambasciate.
Se invece siete cittadini di San Marino potete restare in Cina 90 giorni senza visto!
La registrazione
La legge cinese prevede che ogni straniero debba registarsi entro 24h dal suo ingresso in Cina. Penserà a tutto la struttura dove alloggerete, ricordate che non tutte le strutture ricettive del paese sono abilitate ad ospitare stranieri. Cosa succede nel caso in cui si soggiorni presso privati è una questione oggetto di dibattito. Quello che sembra essere la prassi è che la cosa non sia legale, ma i controlli sarebbero mirati. Se sceglierete questo tipo di soggiorno, rispettate le regole del paese con ancora più cautela.
Il visto di transito
Il visto di transito (G) è, insieme a quello turistico (L), l’unico che può essere richiesto direttamente senza assisitenza altrui. Per le altre tipologie di visto bisogna infatti appoggiarsi a enti govenativi, istituzioni accademiche oppure al proprio datore di lavoro nel caso ci si rechi in Cina per motivi professionali. Il governo cinese ha infatti recentemente rivisto la legislazione relativa agli ingressi nel paese, rendendola meno liberale. In sostanza se siete in Cina ci deve essere un motivo diverso dal cercare fortuna. Il visto di transito ha una durata fino a 10 giorni, generalmente viene rilasciato dando la possibilità di restare in Cina una settimana. Per la richiesta è necessario risiedere nel paese di destinazione oppure avere un visto valido per l’ingresso. Tuttavia questo visto non è assolutamente conveniente visto che i costi sono praticamente gli stessi di quello turistico.
In Cina senza visto
Da qualche anno la Cina offre un’interessante opportunità ai cittadini di 51 paesi, tra cui l’Italia, ossia la possibilità di restare in territorio cinese senza visto per chi transita dai seguenti aereoporti: Beijing Capital Airport (PEK), Shanghai Pudong International Airport (PVG) & Hongqiao International Airport (SHA), Guangzhou Baiyun Airport (CAN), Chengdu Shuangliu International Airport (CTU), Shenyang Taoxian International Airport (SHE), Dalian International Airport (DLC), Xian Xianyang International Airport (XIY), Guilin Liangjiang International Airport (KWL) e Kunming Changshui International Airport (KMG). Con questo pemesso i turisti possono visitare la città in cui l’aereoporto si trova. Per poterne usufruire vanno presentati all’ufficio immigrazione della polizia, Public Security Bureau (PSB), un biglietto valido – ed eventualmente il visto – per il paese di destinazione. In alcune città il permesso vale 72 ore in altre 144, che partono dal momento in cui viene rilasciato il permesso e non dall’atteraggio, ma ogni aereoporto ha le proprie regole. Quindi verifica con le autorità.
Con gli anni la lista degli aeroporti e la durata dei permessi sono aumentate, ora anche i passeggeri che sostano a Shanghai, Jiangsu, Zhejiang, Kunming, Chengdu, Qingdao, Wuhan, Xiamen, Pechino, Tianjin e l’Hebei possono usufruire della possibilità di restare in Cina senza visto per una durata massima di 144 ore! Durante il soggiorno è anche possibile viaggiare tra alcune di queste città. Qui un utile riepilogo.
Si ricorda che non è assolutamente prevista la possibilità di uscire dal limite urbano della città in cui si è atterrati. Una volta ottenuto il permesso bisognerà registrarsi presso l’apposito ufficio di polizia entro 24h, dato che si tratta sempre del PSB si consiglia di verificare la possibilità di farlo contestualmente al rilascio. Il permesso non è previsto per voli con partenza e ritorno in Cina ed il paese va lasciato dallo stesso aeroporto dove si è atterrati. Se per qualunque ragione si è impossibilitati a lasciare il paese, ad esempio per cancellazione del volo o la necessità di cure improvvise, andrà richiesto un visto presso gli uffici del solito PSB. Di alcuni prodotti, come frutta fresca e verdura, è proibita l’importazione. Nel caso in cui li abbiate con voi al momento dell’atterraggio verranno distrutti dagli uffici di controllo doganale. Sempre a questi uffici può essere chiesta la custodia, fino alla vostra partenza. di animali da compagnia o cibo inscatolato.
Una spiegazione davvero dettagliata sul funzionamento di queste 72h visa free la trovate, in inglese, qui. Importante sapere che va comunicato al check-in di partenza di voler usufruire di questa possibilità.
Il visto all’arrivo
In Cina non esiste un vero e proprio visto all’arrivo, tuttavia ci possono essere situazioni di emergenza che potrebbero permettere il rilascio del permesso una volta in Cina. Generalmente, a prova dell’emergenza, ci dovrebbe essere l’invito di un’organizzazione cinese che richiede la vostra presenza, spesso legata al mondo degli affari. Altra casistica è invece relativa a passeggeri a bordo di aerei o navi alle prese con difficoltà meccaniche. Per i cittadini di varie nazioni, tra cui l’Italia, esiste l’ interessante opzione di ottenere un visto all’arrivo nel caso in cui si voglia visitare una zona economica speciale come quelle di Shenzhen, Zhuai, Xiamen o Shantou. La durata varia per ogni singola zona: ad esempio a Shenzhen viene rilasciato un visto di 5 giorni mentre il visto rilasciato da Zhuhai è di soli 3 giorni, ad Hainan 15 giorni.
A rendere difficolto il rilascio di questo visto particolare, tuttavia, potrebbe essere la compagnia aerea con la quale viaggiate. Se dovreste venire respinti al vostro ingresso in Cina questa infatti riceverebbe una multa, oltre all’onere del vostro rimpatrio; per questo motivo vi potrebbe essere rifiutato l’imbarco se non in possesso di tutti i requisiti previsti tra cui il visto per il paese di destinazione. Di fatto potreste trovarvi a dover discutere all’imbarco con addetti delle compagnie aree più severi della dogana del paese in cui vi state recando. La compagnia potrebbe decidere di non imbarcarvi anche se siete diretti in un paese, oppure in un aereoporto, dove è possibile richiedere un visto all’arrivo. Se vi doveste trovare in una situazione del genere il consiglio è di non demordere dal far valere i vosti diritti.
I cittadini italiani hanno inoltre la possibilità di visitare, sempre senza visto, la provincia di Hainan per un periodo massimo di 30 giorni, a condizione che si viaggi con un gruppo di almeno 5 persone organizzato da agenzie di viaggio internazionali registrate nella stessa provincia di Hainan. Altre informazioni sui visti all’arrivo nelle zone economiche speciali possono essere trovati qui.
Hong Kong e Macao
Il nuovo regime dei visti deciso del governo cinese ha radicalmente cambiato le cose in materia. In particolare Hong Kong non è più il paradiso dove arrivare, andare direttamente all’apposito ufficio e richiedere visti di qualunque tipo senza problemi. Oggi servono anche qui circa 4 giorni per il rilascio, il che significa dover soggiornare negli alberghi per nulla economici della città. Anche la durata dei visti si è adeguata al resto della Cina, col risultato che sempre più difficilmente vi verrà concesso un visto per una durata superiore ai 30 giorni. Molto importante da ricordare il fatto che secondo la legge cinese anche una visita di poche ore ad Hong Kong oppure Macao – denominate Regioni Amministrative Speciali – significa uscire dalla Cina, con le conseguenze che ne derivano a proposito dei visti per il rientro.
Per i cittadini italiani è prevista la possibilità di restare ad Hong Kong e Macao senza visto per un periodo fino a 90 giorni. In ogni caso il vostro passaporto dovrà avere validità residua di almeno un mese e dovrete compilare debitamente la carta d’ingresso. Ci sono poi altre condizioni, quali un biglietto di ritorno, la disponibilità di fondi sufficienti al soggiorno e l’assenza di precedenti penali, che comunque non vengono generalmente controllate in caso di viaggiatori occidentali. È inoltre previsto, per i cittadini di alcuni paesi, che possano entrare senza visto se raggiungono gruppi, organizzati da agenzie registrare ad Hong Kong o Macao, in partenza per la visita della regione del Fiume delle Perle (Guangzhou, Shenzhen, Zhuhai, Foshan, Dongguan, Zhongshan, Zhaoqing, Huzhou) per un periodo massimo di 6 giorni.
In caso di bisogno potete contattare l’Ufficio della Commissione del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese ad Hong Kong. Indirizzo: 3rd Floor, China Resources Building, 26 Harbour Road, Wanchai. Orari d’apertura: 09:00 – 12:00, and 14:00 – 17:00, Lun. – Ven. (chiuso durante le festività pubbliche di Hong Kong) Non portate bagagli di grosse dimensioni o potrebbe esservi negato l’accesso. Quest’ufficio ha anche diversi numeri di telefono con risponditori automatici e personale a vostra disposizione, per ogni informazione potete dare un’occhiata qui. L’ufficio equivalente di Macao, più piccolo e meno disponibile, si trova al 992 Luo Li Ji Bo Shi Da Ma Lu (In portoghese 992, Avenida do Dr. Rodrigo Rodrigues) con orari d’apertura Lun. – Ven. 09:00-12:00, 14:30-16:30, chiuso durante le festività di Macao. Tel: +853-87915106/87915126 Mentre il sito lo trovate qui.
Estendere il visto
Se siete in Cina e vi piace proprio tanto, cosa non improbabile, esiste la possibilità di prolungare il vosto soggiorno. Dovrete recarvi al solito PSB in vista della scadenza del vostro visto. Non aspettate l’ultimo minuto, ma nemmeno andateci appena atterrati in Cina. Il periodo corretto sarebbe chiedere l’estensione quando mancano 7 giorni alla scadenza del visto, che verrà cancellato e rimpiazzato dall’estensione, solitamente concessa per un ulteriore mese. Dovrete recarvi al PSB competente per la zona in cui soggiornerete la notte seguente la richiesta.
A causa dell’enorme differenza tra un ufficio e l’altro è di primaria importanza che scegliate con cura la città in cui richiedere l’estensione del vostro visto, pena l’ottenere un’estensione limitata o preceduta da richieste che possono arrivare alla prova di un conto corrente in Cina che dimostri le vostre possibilità finanziarie! Se soggiornate in un ostello, molto probabilmente prima della richiesta dell’estensione dovrete recarvi presso un altro ufficio di polizia per registarvi ed ottenere una sorta di certificato di residenza, ossia la certificazione che state soggiornando nella città in cui fate la richiesta.
Restare più del consentito
Se restate più di quanto consentito dal vostro visto le conseguenze potrebbero variare molto a seconda della vostra fortuna, in ogni caso una situazione che sarebbe bene evitare. Se per qualsiasi ragione vi dovesse succedere, il consiglio è di recarvi all’apposito ufficio di polizia per regolarizzare la vostra posizione chiedendo scusa. Se invece volete ignorare la cosa potreste essere fermati al momento di lasciare il paese e venire multati, ma fate attenzione perchè vi potrebbe anche essere negato il rientro in Cina per un periodo fino a 10 anni!
In Cina in macchina
Per guidare in Cina serve la patente cinese, facile! Non sono infatti riconosciute nè le patenti internazionali nè quelle straniere, ad eccezione di quelle rilasciate ad Hong Kong e Macao. Per ottenere un permesso di guida, valido tre mesi, deve essere fatta richiesta all’apposito ufficio di polizia, compilando un modulo in cinese e presentando una lettera d’invito. In aggiunta vi verrà impartita una lezione di guida in cinese della durata di circa due ore. Nelle seguenti città è in vigore un sistema di patente a punti: Beijing, Chongxing, Guangdong, Guangxi, Huangzhou, Nanchang, Nanjing, Shanghai, Tianjin. Per quanto riguarda il veicolo dovranno essere richieste le targhe ed il certificato di immatricolazione temporanei, sempre della durata di tre mesi, presso l’ufficio della Direzione della Sicurezza dei Veicoli presente al punto di confine dal quale state entrando. Il veicolo dovrà essere inoltre coperto, durata minima un mese, da una polizza RCA stipulata da una compagnia assicurativa autorizzata in Cina.
Si consiglia anche una polizza casco in quanto, secondo la legge cinese, “se un incidente stradale si verifica fra un conducente di veicolo a motore e un pedone, un cavallerizzo o un conducente di veicolo non motorizzato, e causa la morte o danni corporali gravi alla parte non-motorizzata, il conducente del veicolo a motore deve rispondere del 10% della perdita economica dell’altra parte, anche se il conducente del veicolo a motore non ha alcuna responsabilità nell’incidente”. (Fonte Viaggiare Sicuri). Esiste invece la possibilità di ottenere un permesso temporaneo nelle grandi città, come Pechino ma la procedura non è molto chiara, come non è chiara l’esistenza di un’agenzia spagnola in Cina che si dice procuri patenti per viaggiare nel paese, si chiama China tierra de aventura ma tuttavia sembra sparita nel nulla, ne esisteva un’altra ma questa ha chiuso ufficialmente da qualche anno. Armatevi di pazienza e provate a cercare in rete.
Consigli vari
Muoversi tra la burocrazia cinese è più facile di quanto sembri, serve solo accortezza. Ogni qualvolta vi venga richiesto un itinerario è bene dimenticarsi dell’esistenza di zone come le già citate Xinjiang e Tibet, sempre meglio andare sul classico: la capitale, Shanghai o Xian. Un aiuto fondamentale può venire dalle agenzie di viaggio, soprattutto se richiedete un visto al di fuori del vostro paese. Queste agenzie possono farvi avere, in cambio di modiche cifre, prenotazioni per voli e alberghi, oppure qualunque altro documento vi occorra. Altra questione da non sottovalutare è quando richiedere il visto, dato che alcuni periodi dell’anno sono davvero off limits. In occasione delle festività consolati e ambasciate chiudono anche per lunghi periodi, senza contare le feste dei singoli paesi in cui gli uffici consolari si trovano. Le principali festività cinesi sono le seguenti:
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January 1 |
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January 31 – February 2 |
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April 4 |
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May 1 |
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June 2 |
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September 8 |
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October 1 – 3 |
Ricordandovi che la autorità cinesi possono in ogni momento revocare il vostro visto dandovi un permesso valido sette giorni per pemettervi di lasciare il paese, altre informazioni sui visti cinesi possono essere trovate su Sapore di Cina. Buon viaggio in questa terra meravigliosa (senza nessuna ironia, la Cina è meravigliosa davvero)!
Aggiornamento agosto 2022
Ciao, sono un po’ in para per il fatto del visto. Sul mio passaporto, nella pagina della residenza, ci sono delle sbavature si inchiostro (già presenti all’atto della consegna). L’agenzia dei visti mi chiede di firmare una liberatoria con la quale sollevo loro e il consolato cinese da qualsiasi problema inerente il mio passaporto. Cosa mi consigli? Devo rifare il passaporto (siamo a giugno e la mia partenza è il 29 luglio) oppure mando avanti la procedura? Nel caso ottenessi il visto rischio di essere respinta una volta in Cina? Ho paura mi rifiutino l’ingresso…
Ciao, purtroppo le uniche persone che possono rispondere alla tua domanda sono le autorita’ competenti. Per il rinnovo del passaporto presumo in questo periodo ci siano code, prova a chiedere se ti fanno una procedura d’urgenza magari mostrando le prenotazioni dei voli. Anche il visto puo’ essere richiesto con procedura d’urgenza, sulla pratica che ti vogliono far seguire non entro nel merito. Come detto, le uniche persone che possono aiutarti sono le autorita’ competenti, preferisco non dare consigli che potrebbero rivelarsi sbagliati. Visto che ti sei gia’ rivolta ad altra agenzia per il visto non ti resta che affidarti a loro, sul mio blog trovi la possibilita’ di acquistare assicurazioni di viaggio, alberghi e molto altro. Cordiali saluti.
Ciao,
Con alcuni amici stiamo organizzando un viaggio tra Cina e Asia Centrale. Pensavamo di atterrare a Pechino per poi entrare in Kyrgyzstan attraversando (ovviamente) il Xinjiang, ma non sappiamo cosa scrivere sulla richiesta di visto turistico cinese! Ovviamente non abbiamo il biglietto A/R ma solo quello d’andata, visto che torneremo da altro stato. Come facciamo? Siamo anche relativamente preoccupati dalla questione prenotazioni alberghiere, visto che nei nostri piani decideremo di volta in volta dove stare e che per esperienze avute altrove non ci fidiamo granché dei prezzi in dollari che si trovano su internet. Sono davvero necessarie tutte le prenotazioni per avere il visto?
Grazie e grazie della bella guida!
Ciao, viaggio molto interessante e grazie per i complimenti. Scrivetemi pure una mail a farfalleetrincee@gmail.com che vediamo di riuscire a farvi avere i visti nel modo piu’ semplice possibile. Prenotazioni alberghieri e assicurazioni di viaggio potete farle tranquillamente dal blog. Aspetto con piacere vostre notizie.
ciao, sono a shanghai con un visto studentesco per due anni. posso viaggiare in Xinjiang normalmente o ho bisogno di qualche permesso particolare? dal Xinjiang poi devo andare in Kyrgyzstan (Urumqi- Bishkek). Posso uscire dal Xinjiang tranquillamente, o all’aeroporto di Urumqi chiedono qualcosa in particolare? Ho il visto per la Cina fino a settembre, quindi su quello nessun problema.
Ciao, se esci e rientri dalla Cina serve devi avere un visto multingresso o farne uno nuovo. Verifica le condizioni del tuo visto studentesco.
Grazie mille. ho già il visto con ingresso multiplo, vorrei solo sapere se serve qualche permesso extra per il Xinjiang.
Per il Xinjiang nessun permesso extra, una regione molto affascinante, davvero diversa dal resto della Cina. A differenza del Tibet non sono state inserite limitazioni nei viaggi (almeno non ne ho avuto notizia). Il costo della vita è generalmente più alto che nel resto del paese ed i trasporti un po’ più difficoltosi ma la sua bellezza fa andare oltre… Sul blog trovi diversi articoli dedicati al Xinjiang, qui alcune foto dal museo di Urumqi https://farfalleetrincee.wordpress.com/2014/05/12/xinjiang-un-mosaico-di-etnie/