Ogni viaggio in Iran che si rispetti, dovrebbe includere la visita di Esfahan. Una città talmente bella da essere stata chiamata in passato “la metà del mondo”. Capitale persiana in diversi periodi della sua storia, Esfahan ha vissuto i suoi giorni di gloria sotto la dinastia dei Selghiucidi e più tardi sotto quella dei Safavidi, che realizzò gran parte delle splendide costruzioni che possiamo ammirare ancora oggi. Ma quella di Esfahan è stata anche una storia di distruzione e decadenza, dal quale oggi la città tenta di uscire grazie al turismo e nonostante le sanzioni internazionali che lo ostacolano.

Al centro di due grandi rotte commerciali, che tagliano l’altopiano iranico da ovest ad est e da nord a sud, Esfahan è sempre stata città cosmopolita. Qui si sono incontrate diverse culture, la comunità ebraica era un tempo fiorente ed in tempi più recenti la Compagnia delle Indie Orientali vi aveva dei magazzini. Gli abitanti di Esfhan sono ben presenti nel foklore iraniano, come pesone intelligenti, propense al commercio e parsimoniose. L’incontro di culture diverse, ha inoltre permesso la nascita, in questa splendida città ai piedi dei monti Zagros, di molte interessanti leggende che potrai scoprire una volta a Esfahan.

Le leggende di Esfahan

Tra le più antiche quella che vede la città fondata dagli ebrei in fuga da Gerusalemme, ritrovando qui le stesse caratteristiche della terra da cui scappavano. L’abbondanza della regione, sarebbe poi dovuta al favore divino in quanto gli abitanti di Esfahan si sarebbero opposti ai propositi sacrileghi del biblico Nimrod. Più pagane la leggenda del magico campo di Fas, la cui erba donerebbe agli animali che la mangiano il destino di non essere mai addomesticati oppure quella della fonte delle locuste. Spargendo nei campi l’acqua di questa fonte migliaia di uccelli mangerebbero le locuste.

Un passato non sempre felice

Esfahan è stata conosciuta come un luogo di grande tolleranza, ma questo non le ha risparmiato pagine molto amare. La conquista mongola del 1128 e quella di Tamerlano del 1387 furono caratterizzate da massacri che di fatto cancellarono la vita della città. Esfahan col tempo si riprese, fino al 1722 quando venne saccheggiata da invasori afghani che misero fine ai fasti della capitale Safavide. In epoca moderna Esfahan si è risollevata solo nel XX secolo, diventando una città industriale nonostante architettonicamente sia una delle città più importanti dell’intero mondo islamico.

Cosa vedere a Esfahan

Nonostante le traversie della sua storia, i grandi monumenti di Esfahan sono giunti fortunatamente fino a noi, diventando oggi il punto di partenza per il rilancio della terza più grande città dell’Iran.

  • Piazza Naqsh-e Jahan: la piazza più grande del mondo (83500m²) nonché il cuore di Esfahan. Qui convivono, grazie ai palazzi che vi si affacciano, il potere politico, quello religioso ed anche quello economico;
  • Moschea Jameh Abbasi: detta anche moschea dello shah, questa moschea ha la cupola doppia più alta del mondo. Situata sul lato sud della piazza piazza Naqsh-e Jahan ospita delle stupende decorazioni in ceramica;
  • Moschea Jameh: nella linee di questa moschea risalta il patrimonio architettonico dell’Iran. Patrimonio mondiale dal 2012, questo edificio ha delle impressionanti cupole in mattoni, famosa è la vista della luce attraverso l’arco di marmo del suo Shabestans (uno spazio sotterraneo usato solitamente d’estate);
  • Palazzo di Ali Qapu: uno dei più importanti palazzi reali di epoca safavide. La sua balconata, che si affaccia direttamente sulla piazza Naqsh-e Jahan vede la presenza di ben diciotto colonne in legno ricavate ognuna da un singolo tronco;
  • Moschea della sceicco Loftollah: una delle attrazioni più celebri di Esfahan, una moschea senza minareto e senza cortile. Vero gioiello del patrimonio artistico lasciato dalla dinastia safavide, la sua cupola ricorda un pavone che esibisce la coda;
  • Palazzo Chehel Sotun: splendido palazzo, ogni sezioni del quale è decorata con uno stile differente. Al suo interno troverai numerosi giochi di specchi, mentre il suo giardino è patrimonio dell’umanità dal 2011;
  • Cattedrale di Vank: decorata da splendidi affreschi, questa chiesa si trova nel quartiere armeno di Esfahan. Il museo al suo interno contiene alcuni tra le scritture più piccole esistenti al mondo, alcune visibili solo al microscopio;
  • Ponte di Khaju: fatto realizzare dallo Shah Abbas II, questo ponte coperto era usato da carri di merci e pedoni. La sua parte inferiore era un luogo di svago e relax, mentre dalla parte centrale del piano superiore la famiglia reale ammirava fuochi d’artificio e gare di barche;
  • Menar Jonban: risalente al XIV secolo, si tratta di uno dei monumenti più popolari di Esfahan. Questo santuario è stato costruito sopra il luogo in cui è sepolto l’eremita Amu Abdollah. La particolarità di questo edificio e l’oscillazione dei due minareti;
  • Hotel Abbasi: costruito in epoca safavide sotto gli ordini dello Shah Sultan Huseyn, con i suoi trecento anni è uno degli alberghi storici più belli al mondo. Con un caravanserraglio, un bazar ed una scuola nella stessa strada, forma il complesso detto Madar-i-Shah.

Visitare Esfahan

Come detto, Esfahan si trova al centro di due importanti vie che attraversano l’Iran, tuttavia visitarla potrebbe non essere del tutto semplice. Per via delle sanzioni internazionali, infatti, non è possibile prenotare on line alberghi in Iran. Devi usare per questo piattaforma locale, come quella offerta da 1StQuest, agenzia iraniana attraverso cui potrai organizzare uno splendido viaggio in Iran. Tra i suoi servizi, oltre alla prenotazioni di alberghi, anche l’emissione di visti, la stipula di assicurazioni (obbligatorie in Iran) nonché tour ed escursioni.