Samarcanda con la splendida piazza del Registan ed i numerosi mausolei, Buchara con l’inconfondibile profilo dell’Ark, ma anche la capitale Tashkent e per i più avventurosi la valle di Ferghana. Solitamente sono queste le mete verso cui si rivolgono i viaggiatori in Uzbekistan, tuttavia nell’estremo ovest del paese, raggiunta Chiva e la sua sinistra fama di centro storicamente dedito al commercio di schiavi, si stendono le lande desolate del Karakalpakstan, tra le quali svetta la sua capitale, Nukus. Ma cosa c’è da vedere a Nukus? Più di quanto non si possa credere.
Il Karakalpakstan
Stretta tra le dune del Kyzylkum e le steppe dal Kazakistan, questa regione era nell’antichità una fiorente area agricola, soprattutto nella sua parte centrale grazie alla presenza del fiume Amu Darya. Ad abitare il Karakalpakstan è la minoranza etnica dei karakalpaki, popolo di origine oscura e con forti legami con le popolazioni kazake. Regione autonoma, oggi il Karakalpakstan ha visto salire le voci favorevoli all’indipendenza da Tashkent, anche a causa del disastro ecologico del lago d’Aral.
Nukus
Fatte queste premesse può sembrare folle visitare una città sovietica, grigia, situata in una terra disastrata e per di più in pieno fermento separatista. Direi l’ambiente perfetto per vedere uno dei musei più interessanti di tutta l’Asia Centrale, quello dedicato ad Igor Savitsky ed alla sua collezione. Dell’incredibile storia di questo museo ne ho già scritto in questo articolo che puoi andare a leggere per scoprire davvero una storia che non ti aspetteresti. Se la collezione Savistky è l’attrazione più importante di Nukus, non è tuttavia l’unica, andiamo a vederne alcune.
- Casa museo di Ayımxan Shamuratova: qui visse un’attrice, cantante e danzatrice famosissima in epoca sovietica. L’importanza di questo luogo è dovuta allo sforzo di Ayımxan Shamuratova per la conservazione delle tradizioni locali;
- I bazar: nei caotici mercati di Nukus entrerai in contatto con la caratteristica ospitalità del popolo karakalpako, data la particolarità della regione ti consiglio di evitare accuratamente discorsi sensibili come politica e religione;
- Mizdahkhan: situato circa 20km fuori Nukus, questo complesso archeologico è composto da diverse antiche città diverse tra loro. Abbiamo la città pre-mongola di Gayur-Kala, Mazlumkhan sulu, importante centro religioso, ed infine da una città le cui origini vengono fatte risalire all’epoca dell’Orda d’oro ossia tra il XIII e XIV secolo. Da notare come il nome arabo di questo luogo sia letteralmente “collina degli infedeli” per via del suo essere in passato un importante centro del culto zoroastriano. Se vuoi visitare questo luogo, insieme al museo Savitsky puoi farlo con un tour organizzato, tramite la piattaforma Civitatis;
- Moynaq: altro luogo raggiungibile da Nukus è Moynaq, porta per ciò che resta del lago d’Aral, uno dei più grandi scempi ecologici del nostro tempo che non ha, purtroppo, bisogno di presentazioni. Nukus è l’ultima città in cui organizzare una spedizione verso il lago d’Aral, da qui in poi le difficoltà logistiche aumenteranno significativamente.
Come arrivare
Raggiungere Nukus non è semplicissimo, secondo le informazioni più recenti in bus si può arrivare solo fino ad Urgench, molto più comodo farlo in treno. Alla stazione di Nukus fermano treni giornalieri che partono da Tashkent e fermano anche a Samarcanda e Buchara. Tieni però conto che i biglietti dei treni per questa tratta finiscono in fretta. Molto più comodo prendere un aereo verso Nukus con partenza da Tashkent. C’è anche la possibilità di volare da Buchara ma in realtà dovrai fare comunque scalo a Tashkent per un totale di cinque ore di volo.
Dove dormire
Infine chiudiamo questa panoramica su Nukus segnalando una particolarità molto interessante, abbiamo parlato dell’ospitalità del popolo karakalpako, questa sembra riflettersi anche nei giudizi verso gli alberghi. Infatti su una sito di prenotazioni come Booking, gli alberghi di Nukus hanno quasi tutti valutazioni decisamente e piacevolmente alte.
Se poi vuoi scoprire il resto dell’Uzbekistan, ecco alcuni dei tour disponibili
Fonte immagine di copertna: pix10.agoda.net