Uno degli scopi di questo blog è quello di raccontare storie, da qualunque parte provengano. Abbiamo parlato di Taihe, principessa cinese del IX secolo data in sposa ad un khan nomade, ma anche di Angelo Calianno, o se preferite Bonnot, un amico di Farfalle e Trincee ma anche un reporter per cui fare informazione è una vera missione, lontana dalle piccolezze del giornalismo contemporaneo. Oggi ci spostiamo in Africa, per l’esattezza in Nigeria, dove faremo la conoscenza di Josh Erhiga Erakpoweri e del suo innovativo progetto. L’Africa è un continente in pieno fermento e Josh ne è un degno rappresentante.
Come detto Josh vive a Uvwie, cittadina situata nella regione del delta del fiume Niger che non ha molto da offrire, se non essere una porta d’accesso a Warri, il più grande centro portuale del paese ma anche importante città petrolifera. Proprio il petrolio è l’elemento attorno a cui ruota tutta la vita in questo angolo di Nigeria, portando da un lato benessere e possibilità prima sconosciute alla popolazione locale, anche per Josh che ha infatti potuto studiare nel Petroleum Training Institute fino a diventare ingegnere. Ma il petrolio ha anche acuito delle tensioni preesistenti, scoppiate nel 1997 in veri e propri scontri etnici.
Stiamo parlando della crisi di Warri, una serie di disordini che costò la vita a centinaia di persone, mettendo in luce una complicata situazione di rapporti sociali tra le diverse etnie della zona ed esplosa quando gli Itsekiri, tradizionalmente l’etnia più legata al commercio, si scontrarono con gli Ijaw che avevano mire sul possesso dei terreni e dei relativi benefici connessi all’industria petrolifera. Nel corso della rivolta furono occupate sei impianti petroliferi, giusto per ribadire come il petrolio in Nigeria, ma possiamo dire in Africa, sia un fattore che rischia di alterare gli equilibri tradizionali. Dando possibilità ma creando anche problemi.
Oggi Josh ha deciso di lanciare un progetto per aiutare la sua comunità, ossia l’allevamento di pesci gatto vale a dire un prodotto la cui richiesta in Nigeria è in grande aumento. Josh ha aperto una sua società, la BFI FISHFACTORY LTD, arrivando ad avere nel 2021 50mila pesci gatto e suscitando l’interesse della sua comunità che ora inizia a contribuire economicamente al progetto. L’idea è nata dalla scoperta che la Nigeria spende ogni anno circa 250 milioni di dollari per l’importazione di pesce congelato, spesso trattato chimicamente, da qui la volontà di creare un mercato del pesce più sano ed economico per la popolazione.
Per un ragazzo nigeriano dalle grandi idee non è semplice trovare investitori, la Nigeria ha infatti una pessima fama internazionale. Se le truffe legate ai principi nigeriani sono note a tutti, meno noto è il fatto che in Asia la mafia nigeriana è spesso legata al narcotraffico. Ma la Nigeria è anche uno dei paesi africani in cui più forte è lo sviluppo delle criptovalute, uno strumento che sta letteralmente proiettando l’Africa nella modernità finanziaria. Josh è un giovane brillante al passo con i tempi e non a caso si occupa professionalmente di progettazione web e sviluppo blockchain, presso una società informatica di Warri.
Unendo le sue competenze e la voglia di aiutare gli altri, Josh ha basato il suo progetto ittico su Fishfactory protocol, una criptovaluta di sua creazione attraverso la quale da tutto il mondo è possibile investire nell’allevamento di pesci gatto. Quello che Josh vuole fare è creare un modello di business accessibile a tutti, esportandolo ad altri paesi africani ma non solo, utilizzando le nuove tecnologie per migliorare la vita della popolazione. Secondo i suoi calcoli e la sua analisi dei dati, il suo progetto potrebbe presto raggiungere un valore intorno al milione di dollari. E da buon ingegnere Josh ha fatto i suoi calcoli con cura.
La sfida di fronte a cui si trova Josh è grande, la diffidenza è ancora forte verso le criptovalute per non parlare verso le criptovalute nigeriane, ma altrettanto grande è la sua volontà. Josh è per la sua comunità un punto di riferimento, essendo lui anche attivo nella chiesa locale come aiutante del pastore, sempre più allevatori ittici si rivolgono a lui per consigli sul trattamento dei pesci e importanti investitori si stanno accorgendo di lui. Dopo alcune prove per verificare il funzionamento della sua blockchain, ora Josh è pronto a lanciarla pubblicamente, dice nei primi giorni del 2022, davvero una sfida che merita di essere vinta!
Da ingegnere non posso che approvare l’iniziativa di Josh 🙂