Prendere e partire, mettersi al volante (oppure in sella ad una moto) e guidare verso est, quale destinazione più affascinante della Mongolia? Il solo nome evoca immagini di natura incontaminata, spazi immensi e libertà, poco importa che lo si faccia col Mongol Rally, con il più recente Charity Rally o in autonomia. Uno dei primi passi è certamente scegliere l’itinerario da seguire, una scelta a prima vista facile ma che si rivela presto complicata, visto che i fattori da tenere in considerazione sono molti. Vediamone alcuni insieme a qualche idea di percorso.
Come sempre è bene ribadire che questo tipo di viaggi non va preso alla leggera, i rischi sono molti e possono essere gravi, le spese sono alte e l’improvvisazione può portare seri guai. Tuttavia, viste le continue richieste ci sembra giusto dare qualche informazione a coloro che vogliono mettersi in marcia, indicando alcuni aspetti organizzativi da non dimenticare ed illustrando alcuni possibili percorsi. Ognuna di queste rotta presenta delle difficoltà, è buona cosa tenerlo a mente durante i preparativi del viaggio. Una mini guida introduttiva può essere trovata anche nel libretto dove ho raccolto le mie avventure al Mongol Rally.
Il tempo a disposizione
Inutile girarci intorno, il primo grande ostacolo per chi voglia affrontare questa avventura in auto (o moto) è il tempo. Non tutti hanno la possibilità di viaggiare per mesi e mesi, la maggior parte delle persone deve fare i conti con il lavoro ed altre incombenze, certo l’Asia Centrale è stupenda; vedete voi se per scoprirla vale la pena perdere il lavoro, io mi sono licenziato prima di partire ma di solito gli altri sono più saggi di me! Fate bene i vostri calcoli e state sempre larghi con le tempistiche, gli imprevisti sono in agguato e non è un viaggio da fare senza soste, bisogna viverlo…
Il budget
Altro punto da tenere ben presente è quanti soldi potete spendere, meglio essere onesti e sapere cosa ci si può permettere. Gran parte dei vostri soldi saranno usati per il mezzo, non risparmiate su questo o non arriverete mai a destinazione. Per fortuna molti paesi stanno togliendo i visti il che significa meno spese, ma resta la benzina (i chilometri sono tanti) e tutto quello che vi servirà durante il viaggio, più sarà lungo il vostro percorso più spenderete il che sembra abbastanza scontato. Mettete poi da parte un po’ di soldi per eventuali imprevisti e rotture del mezzo, quasi inevitabili in alcuni paesi. Qui alcune info utili su budget e raccolta fondi.
Siate zen
La parola ricorrente, come avete sicuramente notato, è imprevisti. Mettetevi il cuore in pace, qualcosa andrà storto sicuramente. Alcuni percorsi metteranno a dura prova il vostro mezzo, altri la vostra pazienza, ogni strada ha le sue buche e qualcuna la prenderete di certo. Potreste dover cambiare rotta in corsa o studiare soluzioni d’emergenza, abbiate sempre pronto un piano B. Anche io ho avuto le mie belle avventure, come potete leggere nel libretto citato, ma poi che viaggio sarebbe se andasse tutto liscio? Avreste da ricordare solo un’infinita lista di benzinai e motel a poco prezzo!
5 possibili percorsi
Per arrivare dall’Italia alla Mongolia in auto (o moto) potete passare da dove volete, ovvio. Nulla vi impedisce di salpare per le Filippine o di fare cinque giri intorno ad Abbiategrasso, in ogni caso qui troverete alcuni esempi tra i più sensati e che, a grandi linee, possono essere divisi in tre grandi tipologie: rotta settentrionale, rotta centrale e rotta meridionale. Le tempistiche vanno dalle tre settimane minime necessarie per la via più a nord alle sette massime per quella più a sud. Anche il budget va rimodulato tenendo conto di questa considerazione, passare da sud costa molto di più.
La grande madre Russia: Per gli amanti del Mongol Rally la rotta più semplice è sempre stata quella di arrivare in Mongolia passando dalla Russia, pochi visti e tanta Siberia. Oggi l’Ucraina può rappresentare un’incognita e va ricordato che il nuovo arrivo della corsa a Ulan-Ude rende indispensabile un visto russo doppio ingresso. Sicuramente il più veloce tra i percorsi possibili.
L’opzione baltica: Se volete evitare l’Ucraina potete farlo variando il percorso precedente, forse un po’ noioso. La soluzione potrebbe essere quella di attraversare la Polonia ed i paesi baltici. Sicuramente allungherete il vostro percorso, sebbene non di tantissimo, ma avrete la possibilità di esplorare una parte di Europa molto bella e che vale sicuramente la pena scoprire.
Passare dal centro: Una via di mezzo tra i percorsi appena visti e quelli che seguiranno è passare dalla Turchia e dal Caucaso per raggiungere poi il Kazakistan attraverso il Mar Caspio, il che significa prepararsi ad affrontare le guardie di confine azere, inconsapevoli autrici dei più celebri racconti dei reduci del Mongol Rally nei peggiori bar di Ulaanbaatar. Una vera avventura!
Il classico 5 -stan: Per molti dire Mongol Rally significa dire Asia Centrale, probabilmente il percorso più interessante di tutti. Per fortuna gli organizzatori del Mongol Rally sono riusciti a convincere le autorità turkmene ad emettere nuovamente visti speciali per i partecipanti alla corsa, quindi non resta che partire ed affrontare i 5 -stan, il dissestato Tagikistan compreso!
La sfida impossibile: Se poi volete proprio esagerare, affrontare ogni possibile difficoltà nulla vieta che decidicate di passare da paesi come Afghanistan, Pakistan e Cina, dove dovrete fare una patente ovviamente in cinese. Nel corso della storia del Mongol Rally qualcuno l’ha fatto, quindi nulla è impossibile. Questo blog in ogni caso ve lo sconsiglia anche se vi invidia un po’.
Come detto in precedenza, siate elastici il che non significa siate irresponsabili!