Una strada che sembra non portare in nessun posto tanto è basso l’orizzonte, un tramonto infuocato e tanta voglia di viaggiare. Probabilmente qualcosa di molto simile alla felicità. Il Kazakistan con i suoi altipiani infiniti sembra davvero l’ideale per questo tipo di viaggio, dove si sogna ad occhi aperti; soprattutto se si arriva dalle durissime vette del Tagikistan e dalle interminabili discese kirghise. Certo, questo tipo di esperienza si può provare ovunque, senza per forza doversi recare in Asia Centrale, ma resta il fatto che in paesi come il Kazakistan si riesce ancora a percepire l’immensità, la sconfinatezza della natura che piano piano entra nel cuore, nella mente nelle stesse vene, e non se ne può più fare a meno. Viaggiare è un’esperienza difficile, ma altamente gratificante. Unica “controindicazione” il fatto che crea dipendenza.
Non hai mai pensato di stabilirti a vita?
Di piantarvi le tende in Asia centrale?
Col coraggio e l’opportunità che hai avuto di poterle vedere di persona…..
Come sono le persone nei confronti dei Franchi (non credo moltissimi) che vi si recano?
Gli italiani sono sempre accolti bene 🙂