Treviso entra a tutti gli effetti nella scena geopolitica europea. Infatti Gazprom ha recentemente annunciato che la citta’ veneta sara’ l’hub del terminale nord di South Stream.

Sono stati quindi risolti i dubbi circa la partecipazione austriaca, per niente benvista dall’Unione Europea, al progetto russo. E proprio l’EU sembra aver giocato un ruolo determinante nell’impedire che l’arrivo di South Stream fosse nella citta’ austriaca di Baumgaurten, come previsto nei piani di Gazprom che aveva rilevato il 50% della proprieta’ dell’hub austriaco.
A determinare la scelta russa anche le posizioni del governo ungherese, deciso sostenitore del progetto nabucco, sponsorizzato da UE e Stati Uniti. Gazprom ha quindi optato per una rotta piu’ meridionale del ramo nord di South Stream evitando Ungheria e Austria in favore invece di Croazia, Slovenia e Italia.

L’Austria e’ cosi’ sparita dai documenti ufficiali relativi a South Stream confermando l’ipotesi di una modifica del percorso del flusso del gas, non piu’ quindi dall’Austria verso l’Italia (circa l’80% del gas arrivante in Italia) ma viceversa smistato verso la citta’ austriaca una volta giunto a Treviso. La variazione era gia’ stata ventilata in passato unitamente all’ipotesi di cancellazione del ramo sud del gasdotto. La costruzione del percorso meridionale, che dovrebbe approdare in Puglia nel canale di Otranto passando per Grecia, e’ stata per ora posposta alla realizzazione del tratto settentrionale.

Il tragitto definitivo verra’ reso noto solo a novembre ma resta il fatto che l’Italia si conferma centrale nel panorama energetico europeo e la stretta collaborazione di ENI e Gazprom non e’ certo priva di influenze geopoltiche. L’Italia si trova quindi sempre piu’ nella posizione di dover difendere i propri interessi che non coincidono con quelli dell’Unione Europea, dato che l’opposizione a South Stream si inserisce in un’ottica di “diversificazione” delle fonti di approvigionamento energetico, in sostanza la ricerca di soluzione per ridurre la dipendenza dal gas russo.

Un parallelismo puo’ essere tracciato tra Italia e Germania: entrambe hanno forti legami economici con la Russia ed entrambe sono punto di arrivo di gasdotti a marca Gazprom. Infatti non va dimenticato che se in Italia arriva South Stream mentre in Germania arriva North Stream. Tuttavia i due paesi sembrano avere pesi politici diversi. Si verra’ a creare un fronte italo-tedesco decisamente sbilanciato ad est o l’Italia sara’ fedele a logiche di “schieramento” andando anche contro i propri interessi