Gli inglesi di BP sembrano essere diventati l’ago della bilancia nella intricata questione del gas azero. BP infatti fa parte del consorzio che sta intraprendento lo sfruttamento del giacimento di Shah Deniz.

Dopo avere in maggio dichiarato morto il progetto Nabucco ed avere lanciato l’idea di una propria pipeline alternativa (la South East Europe Pipeline) BP, e con lei l’intero consorzio, hanno dichiarato che Nabucco verra’ invece preso in considerazione per il trasporto del gas azero in Europa centrale e meridionale, proprio a spese di SEEP, progetto quindi del tutto abbandonato. In realta’ il progetto scelto e’ il Nabucco West, una versione ridotta rispetto all’idea originaria, tanto da avere due terzi di condotte in meno. Nabucco West e’ previsto congiungere il Mar Caspio all’hub austriaco di Baumgarten dopo aver attraversato Bulgaria, Romania e Ungheria.

Inutile sottolineare l’entusiamo dell’Unione Europea per voce del commissario all’energia Oettinger, e cio’ nonostante i costi di Nabucco (da ora soltanto Nabucco West) stiano lievitando fino ad arrivare a raddoppiare le cifre inzialmente previste. Le motivazioni con le quali e’ stata giustificata la decsione del consorzio Shah Deniz sarebbero da ricercare nello stato avanzato degli accordi tra stati e compagnie relativamente al passaggio del gasdotto nei vari territori. Il progetto SEEP, che a questo punto pare essere stato una provocazione di BP, puntava invece sulla riduzione dei costi attraverso l’uso di strutture gia’ esistenti.

Ma se per quanto riguarda la parte turca del percorso tutto sembra gia’ risolto con la firma turco-azera per la cotruzione della Trans ANAtolian Pipeline tuttavia Nabucco West e’ solo una delle possibili soluzioni per portare il gas azero in Europa. Infatti l’eliminazione di SEEP ha comunque lasciato in corsa la Trans Adriatic Pipeline, e la decisione finale sara’ una scelta tra questa e Nabucco West. Per l’Italia l’esito di tale “sfida” sara’ fondamentale dato che l’eventuale “vittoria” di TAP, passante per Grecia e Albania, fara’ dello stivale un hub del gas, il che significa un deciso peso geopolitico, nonche’ il perno di una politica energetica adriatica. Al contrario l’adozione di Nabucco West fara’ del suolo italico una periferia energetica dipendente da altri.

Oettinger sugli equilibri interni dell’UE non si e’ sbilanciato limitandosi ad esultare in quanto sia Nabucco West che TAP fanno parte del “Corridio Sud”, uno dei perni della politica energetica europea; quindi quale che sia il percorso il gas arrivera’ in Europa.L’Italia appare quindi assolutamente interessata agli sviluppi futuri in merito alle decisioni del consorzio Shah Deniz, e dalle scelte che verrano prese avranno grande importanza sul peso che il nostro paese avra’ all’interno dell’UE, ma e’ indubitabile che le scelte verrano prese anche per il peso dei paesi interessati e la loro capacita’ di essere influenti…

http://therearenosunglasses.wordpress.com/2012/06/29/shah-deniz-consortium-selects-nabucco-regardless-of-unresolved-turkmen-caspian-issues/

http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-1083704/gas-bp-gasdotto-nabucco-west-opzione/